giovedì 22 febbraio 2007

intorno a un principio di forma


questo è un dipinto che è rimasto a metà per quasi tre anni: ne avevo fatto il disegno e non mi ero mai deciso a dipingerlo. Alla fine ho ceduto perchè a mia madre piaceva tanto e desiderava che lo finissi, quindi mi ci sono messo in maniera aggressiva è l'ho portato a termine, poi l'ho regalato a lei.
Devo dire che ne sono piuttosto soddisfatto: come forma mi è piaciuta da subito, dal primo schizzo che ne ho fatto, mi pare, nell'estate del 2003. Da allora mi riproponevo di farne un dipinto, ma poi mi inibiva il fatto che, attribuendogli una certa importanza dentro un percorso "formativo", tenevo particolarmente che venisse bene. Ritenevo quindi che mi ci volesse un momento di calma, di tranquillità assoluta per dedicarmici con impegno e cocnentrazione, insomma uno stato di grazia di quelli che non arrivano mai!!!
Alla fine mi sono imposto che dovevo finirlo, e così è stato. Mi si poneva con una certa urgenza un problema "narrativo", cioè di evitare di fare di questa forma una natura morta, considerando la facilità con cui questa forma rischia di somigliare ad un oggetto di arredamento, ad un vaso con una forma strana.
Nelle intenzioni, invece, volevo fosse una forma organica, metamorfica, come ripiegata su sè stessa ma al tempo stesso aperta in un urlo: un urlo che esce da quella corolla floreale alla sua estremità superiore.
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Con questo, però, non volevo nemmeno insistere troppo su uno stile espressionista troppo libero, troppo sciolto, troppo mosso, perchè non mi sembra congeniale a questo repertorio di forme. Credo infatti che una maniera sintetica, di pennellata larga, si confaccia ad una trasformazione (e deformazione") del reale, o a certe forme di astrattismo che indugiano verso la gestualità. NOn funziona, invece, quando c'è già una ricerca di forme strutturate come sono queste: sarebbe un filtro che complica la lettura della forma e, di conseguenza, la sua comprensione. Insomma, gelare la forma in un disegno nitido, cristallino, mi serviva a dare una leggibilità chiara alla composizione: senza temevo che il tutto potesse essere ancora più difficile da comprendere, perdendo di valori "tattili". Con tutto ciò, comunque, guardando nel dettaglio si noterà che non si tratta di una ricerca di iperrealismo, ma di una pittura che vuole comunque mantenere dei margini di "spontaneità" pittorica, sebbene molto castigata

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