sabato 1 novembre 2008

Ciao Roby


Più passano gli anni, più si hanno cose che si sono condivise con le persone che hanno fatto insieme questo percorso, o una parte di esso. Poi, a distanza, piace ricordare gli aneddoti, ripetersi per la centesima o duecentesima volta lo stesso episodio che fa sempre ridere tutte le volte che ci si ripensa. Succede, questo, quando molto si è considiviso, almeno per una stagione della propria esistenza, magari anche solo in contesti limitati.
Si guarda indietro, si fa la conta, e si tira un bilancio. Alcune persone si fermano bruscamente a quella determinata stagione, perchè non c'è un seguito del loro percorso: resta solo il ricordo per ripercorrere da un capo all'altro quel lasso di tempo che, a un certo punto, brutalmente è stato reciso. Non c'è un seguito da raccontare, aggiornamenti per fare il punto: resta solo, per il futuro, il lugubre conteggio degli anniversari, con un po' di rabbia, e la coscienza di una logica delle cose troppo grande per noi (o almeno per me) e che non si è (o che non sono) in grado di comprendere. E un nodo alla gola.
Ciao Roby....