sabato 29 settembre 2007

castellazzo, aprile del 2003



Un paio di immagini di pochi anni fa, in fondo, ma...con molti più capelli (che mi hanno abbandonato), e quando ero un po' meno sviluppato sulle ascisse!!!
Se le riguardo e ci penso mi viene male...
va bhè, facciamo finta di niente...

mercoledì 26 settembre 2007

GESÙ AL BAR

Un milanese, un romano e un napoletano si incontrano in un bar e stanno bevendo qualcosa insieme. All'improvviso il milanese dice agli altri due:
- Avete visto quello al tavolino di fronte al nostro? È Gesù Cristo.
- Ma che cosa dici, come fa ad essere Gesù Cristo.
- Ma sì, guardalo bene, è identico. Ha la barba, la tunica...È Gesù sicuramente!

Il milanese si alza, si dirige verso l'uomo al tavolino e insistentemente gli dice:
- Dimmi la verità, tu sei Gesù?
- Guarda, effettivamente sono Gesù, però per cortesia parla a bassa voce e non dire a nessuno chi sono perché sennò succederebbe uno scandalo impressionante in questo bar. Se lo venisse a sapere qualcuno che sono qui...

Il milanese, folle di gioia, gli dice: - Senti, ho una gravissima lesione al ginocchio che mi sono fatto da piccolo facendo sport. Per favore, curami.
Gesù gli mette la mano sul ginocchio e lo cura.
Il milanese torna al suo tavolo con gli altri amici e chiaramente racconta tutto al romano e al napoletano.

Il romano si alza e correndo va al tavolo da Gesù e gli dice
- Ahò, m'ha detto er milanese che sei Gesù Cristo. Senti, io c'ho 'n occhio di cristallo e nun ce vedo. Per cortesia, curamelo.
Gesù gli mette la mano sull'occhio malato e lo guarisce.

Il romano torna al suo tavolo e racconta tutto ai suoi amici. Gesù incomincia a pensare che in breve tempo si dirigerà da lui anche il napoletano volendo, come gli altri, che lo curi. Ma il tempo passa e il
napoletano non va. Gesù, un po' pensieroso e incuriosito sul perché il napoletano non vada da lui, si alza e si dirige verso il tavolo dei tre. Mettendo una mano sulla spalla al napoletano gli dice:

- Amico, e tu perché non...? Il napoletano si mette in piedi di scatto e in maniera brusca gli dice:
UHÈ, UHÈ, UHÈEEEEE !!! NON MI TOCCARE CHE SONO A CASA IN MALATTIA !!!

sabato 22 settembre 2007

Scenari da fantascienza nella Officina Ferrarese: Francesco del Cossa


IO l'ho sempre sostenuto: certe scenografie di Guerre Stellari (o del primo film della saga almeno, quello di qualche anno fa), sono state inventatequasi seicento anni fa. Mi hanno sempre affascinato, da questo punto di vista, gli sfondi dei quadri dei pittori della cosiddetta Officina ferrarese (Cosmè Tura, Ercole De Roberti, Francesco del Cossa), pittori stralunati e visionari, con una fantasia sfrenata nell'ideare luoghi naturali improbabili, pesantemente antropizzati, fatti per accumulo di rocce stravaganti e un po' metamorfiche.
A questo proposito, ecco alcuni dettagli di un bellissimo Giovanni Battista di Francesco del Cossa che si può ammirare nella Pinacoteca di Brera, ma che in questo momento (e fino al 6 gennaio) è in esposizione alla bellissima mostra di Cosmè Tura e Francesco del Cossa al Palazzo dei Diamanti di Ferrara (che merita senza dubbio una visita!).
Prossimamente posterò anche qualcosa di Cosmè Tura, tanto per far capire di chi sto parlando...

giovedì 20 settembre 2007

Anche questa volta riciclo una barzelletta vecchia e già sentita, ma in una variante che mi mancava e che mi ha mandato Manuela via mail....

Domenica mattina, Milano, via Lodovico il Moro. Un vecchietto cammina lungo la riva del Naviglio e vede uno chino sulla riva che beve a piene mani l'acqua del Naviglio. Tutto preoccupato gli si avvicina e gli dice:
"Ue, Sciur! Minga de bever l'acqua del Navili..." Ma il tipo non accenna a smettere... Il vecchietto gli corre vicino gridando: - "Bev no! Balabiott!". Ma il tipo niente. - "Ue, pirlun! Ma te se matt a bef l'acqua del Navili?!? Ma te se no che l'e no putabil, cun tuti i schifess che i fabric ghe buten denter?!? "
Alla fine il tipo si alza, guarda il vecchietto e gli dice: "Senti beddo...ma che minchia vuoi..aaaaaa?!?". E il vecchietto: "No, niente. Ci ho solo detto di bere adagio, che l'è freda..."

mercoledì 19 settembre 2007

perle di saggezza antica

riporto qui sotto un sms partorito dalla mente del sommo Bavy

"Che cosa esclamò Cicerone quando alcuni orientali aprirono il primo ristorante giapponese a Roma (proprio di fianco al colosseo?)"
"O TEMPURA, O MORES."

Ma c'è anche un corollario (della nonna del sommo Bavy):

"Che cosa esclamò un gruppo di cittadini romani scontenti dopo una cena al gapponese?"
"MALA TEMPURA CURRUNT"!

PICCOLA NOTA ESPLICATIVA: per chi, come me, non sapesse cosa sia la tempura, si tratta, mi pare di aver capito, di un piatto giapponese appunto... altrimenti il gioco di parole sfugge....

martedì 18 settembre 2007

Un pastore sta pascolando il suo gregge di pecore, su una collina lontana ed isolata quando all'improvviso vede avvicinarsi una bmw nuova fiammante che avanza lasciandosi dietro una nuvola di polvere. Il guidatore, un giovane McKinsey, in un elegante abito Armani, con scarpe Church e Rolex al polso, rallenta, si sporge dal finestrino dell'auto e dice al pastore: "Se ti dico esattamente quante pecore hai nel tuo gregge, me ne dai una?".


Il pastore guarda l'uomo, evidentemente un figlio di papà, poi si volta verso il suo gregge e risponde con calma: "Certo, perchè no?".
A questo punto l'enfant prodige tira fuori il suo Blackberry e lo collega via web al server McKinsey. Da lì incrocia i dati della NASA con il sistema antifurto saterllitare GPS della sua BMW, clicca un paio di volte su Google Map, scansiona l'area del gregge e la spedisce in laboratorio in Germania che, dopo pochi secondi, gli spedisce una e-mail. Tramite una connessione odbc accede ad un database ms-sql e su un foglio di lavoro Excel, con centinaia di formule complesse, carica tutti i dati ricevuti. Dopo pochi minuti direttamente su Blackberry riceve la risposta, che stampa insieme ad una relazione di 150 pagine, con slide a colori, sulla nuovissima stampante Epson miniaturizzata ed incastonata nel cruscotto della BMW.
Il rampante McKinsey può, tronfio, sbalordire il pastore: "Tu possiedi esattamente 1586 pecore".
Quello, sbigottito, scuote la testa dall'alto in basso: "Esatto. Ora puoi prenderti la tua pecora".
Il pastore guarda il ragazzo caricare un animale nel baule della macchina, e ha come uno scatto d'orgoglio: "Hei, se indovino che mestiere fai, mi restituisci la bestiola?".
Il McKinsey non ci pensa su neanche un attimo: "OK, perchè no?".
"Sei un consulente", esclama il pastore.
"Bingo, è vero" - il ragazzo stenta a crederci - "come diavolo hai fatto ad indovinare?".
"Beh, non c'è molto da indovinare, mi pare piuttosto evidentre. Sei comparso senza che nessuno ti cercasse, vuoi essere pagato per una risposta che già conosco, ad una domanda che nessuno ti ha fatto, e non capisci un cavolo del mio lavoro. Ora restituiscimi il cane".

martedì 4 settembre 2007

Fauna abruzzese (sul Gran Sasso, appena sotto Campo Imperatore)




è suggestivo svegliarsi la mattina con un forte muggito, pensare che sia nei tuoi sogni e invece accorgerti che c'è una mucca appena fuori il finestrino del camper che ti sta guardando!
Così, mai cartello di avviso transito animali sulla carreggiata è stato, credo, più indicato!!!

domenica 2 settembre 2007

per chi si stava già domandando che fine avessi fatto, se mi fossi eclissato del tutto, posso rassicurarvi: sono tornato!
Dopo un estenuante viaggio in treno senza prenotazione (da Roma a Milano, perchè L'Aquila-Roma si fa in pulman in mezzo alle montagne...se non vomiti sei fortunato!), finalmente sono arrivato a casa.
A dire la verità sarei rimasto volentieri in Abruzzo, perchè mi ci trovo bene.
Ma sì, suvvia, ci tornerò presto tanto
Per il momento mi trovate di nuovo qui!