domenica 31 dicembre 2006

BUON CAPODANNO!!!!!!!!!!

Anche il 2006, nel bene o nel male, sta per essere archiviato: fra cose belle e brutte, ci prepariamo ad intraprendere l'avventura di un nuovo anno. Per salutare tutti, mi rifaccio ad una poesia che una mia carissima amca, Caterina, aveva composto per il passaggio del millennio, nel 2000. Era una poesia dedicata ad una occasione particolare, questo è vero, ma credo che possa andare bene per qualsiasi passaggio d'anno. E poi, non ultimo, ho piacere che sia lei, che veglia dalle stelle, l'ultima persona a cui rivolgo il mio pensiero su questo blog, in chiusura di questo anno 2006. Ci si vede l'anno prossimo, bun 2007 a tutti!
QUELLO ZERO

È apparsa una cometa
a intricarmi la mente.

Assurgo levigando
nel sidereo grembo
dell’universo
dove tutto
girando e rigirando
si ricicla
in perpetue dissolvenze
ricomposte
e mi perdo
in nebulose
di futuri.

Milioni d’anni luce
tra l’essere
e l’apparire
d’una stella.

Vertigine di numeri
ed è delirio
quello zero
vuoto sulla sabbia
del nostro calendario.
Caterina Parisi Mehr

venerdì 29 dicembre 2006

Ultime creazioni


Nuovo birillo! Fra poco a dire la verità prenderà il largo, verso casa della nonna di Bavy. Lo pubblico qui come anteprima assoluta: ad eccezione dei miei genitori, non lo ha ancora visto praticamente nessuno. Per chi ama i dati "tecnici", è un olio su tela, fromato 50x70 cm. Il titolo...bho, dategli il titolo che volete... anche senza titolo va bene!

giovedì 28 dicembre 2006

Mantegna S/M


"(...) questo San Sebastiano, che agonizza con morbosa eleganza, ridotto a un puntaspilli (...)"
(G. Agosti, Su Mantegna I, Milano, Feltrinelli, 2005, p. 41)
questa citazione ha un suo perchè, ed è legata ad un episodio buffo accaduto ieri. Ero a casa dei Saibene (un'altra volta spiego anche chi sono i Saibene) con alcuni compagni d'università e col "capo" (Agosti), quando due miei compagni gli portano un pacco con un regalo che riportava, nel biglietto, questa frase relativa al San sebastiano di Mategna a Dresda (foto). Aperto il pacco, sulla confezione dell'oggetto ci compare una riproduzione proprio di quel San Sebastiano, e l'oggetto contenuto è...un San Sebastiano wudu!!! Agosti ne è rimasto un po' sconcertato (e in effetti la sua poteva sembrare preveggenza!!!!!!), ma noi ci siamo divertiti molto a vedere questa bambola di pezza preparata per essere, appunto, un puntaspilli!
Sulla confezione c'era anche un sito internet del produttore di questi oggetti, ma purtroppo non me lo ricordo più...

BIRILLEIDE: il principio


Ora che questo blog ha più di 24 ore di vita, devo fare almeno un post che ne giustifichi il titolo, per cui comincio a postare il primo "birillo".

è un dettaglio di un dipinto più grande che ho fatto per il mio amico Bavy: il dettaglio che al momento attuale meglio mi rappresenta....

Cosa significano questi "cosi"? è una domanda che mi son sentito rivolgere spesso, ma non disperate, prima o poi lo spiego meglio!

mercoledì 27 dicembre 2006

storici dell'arte? Son bestie strane


Gli storici dell'arte sono una razza strana che con il tempo sfugge sempre più alla mia comprensione...mah, forse non sono tagliato per questo mestiere, non lo so più: ho come l'impressione che le mie previsioni sul futuro (o almeno le mie proiezioni di quello che vorrei diventare "da grande") si stiano un po' sfumando.
Dal liceo ho accantonato l'idea di proseguire con l'Accademia perchè, senza molti mezzi termini, mi era stato detto che scrivevo bene quanto disegnavo male; non ne ero molto convinto, ma ci ho creduto (ma non ho smesso di disegnare, anche se "male"!). Qualcun altro, forse pensado di avere maggior tatto e di "riparare", mi aveva detto che sì, l'Accademia potevo, ma meglio qualcosa d'altro, qualcosa di più riflessivo; in fondo rimanevo un artista: un artista della parola (ma s'è mai sentita una cazzata del genere?! Il critico d'arte non è un artista, ancora meno lo storico dell'arte!!!!!!!!!!!! se ne sentono di panzane in giro)
Mi sono quindi gettato a capofitto nella seconda alternativa, l'altra grande passione: la storia dell'arte. Ma se ora accantono pure questa, cosa rimane dopo?
Per adesso c'è un buco nero, poi non so....

martedì 26 dicembre 2006

dottore sì? dottore no? Mah





Bene, con oggi sono laureato da una settimana!
dopo un anno di fatica alle 12.10 di mercoledì scorso, infatti, sono stato ufficialmente riconosciuto "laureato" in Sienze dei Beni Culturali!!!!!!!!!!!è andata benissimo, avevo addosso una strizza pazzesca, ma alla fine è andata bene. Ci sono stati dei risvolti comici e, alla fine, devo anche essere riconoscente al capo, che m'ha salvato la discussione. Il presidente (Giacomelli, di linguistica) mi ha chiesto, in relazione ai motti, l'origine dei Savelli (i committenti dell'affresco che ho studiato) in Sabina. Onestamente la domanda non l'avevo per niente capita, tanto che dopo, in macchina, m'hanno spiegato che voleva l'origine del cognome Savelli (e meno male che non ho capito, perchè altrimenti la risposta era "e che ne so!" e addio lode). Agosti credo abbia capito che era una domanda del cacchio e me l'ha rigirata: "Parla dell'origine dei Savelli a Palombara Sabina". Dal canto mio mi chiedevo perchè un linguista avesse delle manie di carattere storico, poi mi han detto che ero io a non aver capito!
A parte questo, però, alla fine è andata decisamente bene, anche se ho parlato di tutto quello che avrei volentieri evitato, e pochissimo di quello che avevo preparato e concordato con agosti, ma credo che vada sempre a finire così. In compenso è stato imbarazzante al momento del voto, quando si stringe la mano alla commissione, perchè Giacomelli mi porge la mano, e solo in quel momento mi accorgo che era senza le quattro dita...insomma, che mano stringo?!?!
Mi hanno detto che nel complesso è durato tutto una decina di minuti, interminabili per me, come interminabile m'è sembrata l'attesa prima di essere chiamato (hanno detto che Agosti ha presentato in maneira molto buona il mio lavoro, e mi fa piacere). Insomma, che dire: questi sono i tratti salienti... Per il resto credo di aver fatto un pasticcio e di aver spostato un papa del '200 a metà '300, ma pur avendo due medievisti in commissione nessuno ha obiettato...
Posso dirmi "dutur" adesso? Francamente non l'ho capito, ma poco importa. Come ci si sente? Tale e quale a tutti gli altri giorni, solo con un grosso peso in meno sullo stomaco. Anche perchè...a gennaio si ricomincia con gli esami, quindi il tempo per la pacchia post laurea è piuttosto risicato.

Un ringraziamento davvero sentito a tutti per la premura e l'affetto dimostratomi in questa occasione e in questi mesi...e anche per la pazienza nei confronti delle mie "irate intemperanze" degli ultimi mesi!
Non so se l'avete già letta..

Una coppia decide di passare le ferie in una spiaggia dei Caraibi, nellostesso hotel dove passarono la luna di miele 20 anni prima, ma per problemidi lavoro la moglie non può viaggiare con il marito, quindi decide diraggiungerlo dopo.Quando l'uomo arriva nella camera dell'hotel vede che c'è un computer conl'accesso a internet, così decide di mandare una mail alla moglie, masbaglia una lettera dell'indirizzo e, senza accorgersi la manda ad un'altrapersona.La mail la riceve una donna che sta rientrando dal funerale del marito.Alla sera questa decide di aprire la posta e si sente un gran tonfo. Ilfiglio corre in camera e trova la madre svenuta davanti al computer. Sulvideo legge la mail:"Cara sposa, sono arrivato bene, probabilmente ti sorprenderai di riceveremie notizie per e-mail, ma adesso anche qui hanno il computer ed è possibilemandare messaggi alle persone care. Appena arrivato mi sono assicurato chesia tutto pronto per te che arriverai venerdì prossimo. Ho molto desideriodi riceverti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo come lo è stato ilmio.PS: Non portare molti vestiti, perchè qui fa un caldo infernale!!!"

Così parlò il nano da giardino




bene, pare che io abbia imparato! A questo punto devo trovare qualche cosa da scrivere su questo blog, giusto?
Al momento, visto che non mi vengono idee migliori, comincio dall'ultimo libro che ho letto. Non è una recensione, soltanto qualche appunto di lettura:

Margherita Oggero, Così parlò il nano da giardino, Torino, Einaudi, 2006

Una favole lieve ed esilarante. Una comunità di gerbilli (dei piccoli roditori con la coda lunga e la pancia bianca) deve abbandonare il suo ambiente naturale, il Gerbido Vecchio, che sta per essere trasformato in un canile. Gongolo, il nano da giardino, gli indica la strada per il Gerbido Nuovo, un luogo protetto su cui veglia il povero spaventapasseri Golem, lì abbandonato dal bambino Duccio, che lo aveva realizzato. Buona parte del racconto è occupata dal racconto dell’esodo di questa piccola comunità, fortemente umanizzata, in cui sono mischiati toni comici ed una parodia dell’epica: né è un esempio emblematico il gerbillo Enneo che porta sulle spalle il vecchio padre Anchilosato, palese parodia dell’eroe Enea che porta il padre Anchise a spalla fuori da Troia in fiamme. Ma qui l’epilogo tragico che motiva l’esodo è di tono decisamente comico. Va nella stessa direzione l’immagine di Anchilosato che pronuncia il suo discorso prima di entrare nel Gerbido Nuovo, ma che resta colpito da un infarto prima di mettervi piede, quasi un patriarca biblico che arriva a vedere la terra promessa ma non vi mette piede.
C’è anche un uso del linguaggio aulico in chiave derisoria: nelle parodie delle poesie, oppure nei discorsi “ufficiali” dei gerbilli, è evidente che l’uso di un registro sostenuto è tutto in chiave ironica. A suo modo, è un libro che fa pensare all’uso comune della lingua, alla consuetudine con le metafore (che i gerbilli sistematicamente non comprendono al di là del loro significato letterale). È esilarante il modo in cui la Oggero delinea questi animaletti con i vizi, le virtù e le incoerenze degli esseri umani: in fondo siamo tutti un po’ gerbilli!


«E Gongolo? Gongolo pianse tutte le sue lacrime, dato che si trattava di una morte annunciata. Una delle più abominevoli, perché sarebbe stato caricato su un camion della spazzatura e poi scaraventato in una discarica.
Oppure - sciagura altrettanto terribile - sarebbe stato rapito da un commando dell'FLNG (Fronte per la Liberazione dei Nani da Giardino), un movimento terroristico internazionale, purtroppo in rapida espansione. Un movimento che afferma di voler liberare i nani e invece li strappa con violenza al loro habitat e poi li abbandona in boschi sperduti e inaccessibili.
I nani da giardino (caso mai qualcuno non lo ricordasse) sono molto sensibili. I nani da giardino, anche se non sembra, sono creature delicate».

si comincia? Boh


vediamo se riesco a capire come cavolo si scrive in questo blog. Per errore ne ho aperto un altro e non so più come ci si entri. Riproviamo con questo!