lunedì 13 dicembre 2010

Alan Bennet, Una vita come le altre

"In genere preferiamo che il film della nostra vita sia ambientanto in uno scenario fisso e che il cast sia per lo più stabile, specialmente quando invecchiamo; noi possiamo cambiare ruolo, livello, partner, ma è meglio se gli amici e i parenti (le comparse del nostro film) restano fissi nella loro posizione abituale. La mrote di un caro o di un amico o, evento quasi altrettanto increscioso, un divorzio, cambiano la scena; provocano un doloroso terremoto"

(Alan Bennet, Una vita come le altre, Adelphi 2010)

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