Oggi è una giornata emblematica della mia fase di rimbambimento acuto che attraverso attualmente. Prendo il pulmann per Qt8 alle 14 e qualche cosa, perchè alle 16 ho appuntamento alla Fondazione Radice: vengono degli studenti dell'Accademia Albertina di Torino che vogliono fare una mostra alla Fondazione, ed è bene essere presenti per conoscere queste persone. Se prendo il pulmann delle 14, riesco bene ad andare fino in Duomo, lasciare una busta per Antonio alla libreria Bocca e ributtarmi sul 14 per fare la traversata di Milano fino a zona piazzale Accursio. Ho stimato che in una giornata normale, cioè se non c'è pioggia, neve, ghiaccio, caduta libera di meteoriti, ci vogliono quasi tre quarti d'ora. Ha perfettamente ragione chi dice che a frequentare assiduamente certi posti ci si fa una cultura: con tutto il tempo che si passa sui mezzi, o leggi o è davvero uno smaronamento a non finire!!! Ad ogni modo, ho così la possibilità di proseguire l'amena lettura di "L'arte medievale nel contesto" (un agile libricino di quasi 500 pagine leggero leggero! Che ci posso fare: gli esami non finiscono mai!) fino alla mia fermata. A quel punto mi viene lo scrupolo di accertarmi che Giovanni sia già arrivato, per non rimanere da solo con il signor Radice (ero persino in anticipo), e mi arriva un simpatico sms che mi dice che lui è a Busto Arsizio fino alle 18...e che il nostro appuntamento è sì venerdì, ma fra una settimana!!!
A quel punto mi sono trovato spiazzato: ho fatto tutta questa strada, e sono persino arrivato in anticipo...per nulla?!?!
Ho fatto quindi un giro di sms per sondare la situazione: "Che dite, sono del tutto fuso?". Dopo l'invito di Giovanni "Vai a casa e riposati, dutur!!!" Mi è venuto un dubbio, che solo Bavy avrebbe potuto risolvere: ma non è che la laurea triennale ci ha fatto male alla salute? La risposta non si è fatta attendere: è un caso isolato senza dubbio, e la laurea non c'entra "Normalmente è così! Anche se per certe persone i casi isolati si ripetono... prendi Napoleone! Isolato per due volte!"
e a seguire a breve giro di sms, per chiudere, una perla di saggezza: "è un po' come quella vecchia storia... la Calabria era sempre stata altruista. Così, quando sentì la Sicilia piangere le disse: 'cara, cosa c'è? Ti senti isolata?'"
Alla fine, dopo aver litigato con una macchinetta delle merendine (e che cacchio, anche lei ci si mette a prendere i soldi e a non erogare il servizio?!) mi sono avviato alla tappa successiva, a cena da Plevano (il pittore). se non altro sua moglie cucina molto bene!
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2 commenti:
Hihihihi le freddure su Napoleone e sulla Sicilia sono state molto apprezzate... bravo Nico, continua così.. deh!
deo però sottolineare che le freddure su Napoleone e la Sicilia non sono opera mia: io faccio solo da registratore, ma non posso attribuirmi la paternità del materiale grezzo: insomma, questo blog fra un po' diventerà un lavoro di squadra!!!
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