per riassumere gli eventi recenti, faccio prima a ripubblicare una lettera recente a un professore della mia universià, in cui è raccontato tutto in modo ordinato. Posso solo aggiungere due note per spiegare la fotografia a lato, in quanto il signor Nicolas, di cui si parla in questa lettera, mi ha fatto cortese omaggio della sedia che è pubblicata sulla copertina di questo romanzo.
Gentile professor Negri,
il professor Rusconi mi ha detto di averla già informata della proposta che il signor Nicolas Rotskowski e io avevamo in mente di fare al dipartimento e, in particolare, ad APICE.
Devo però fare una premessa. Il signor Rostkowski è figlio della scultrice Maria Papa, moglie e vedova di Gualtieri di San Lazzaro (al secolo Giuseppe Papa, 1904-1974), editore, scrittore, e critico d'arte, nonchè fondatore delle edizioni d'arte ""XXeme Siécle" e dell'omonima rivista, che usciva in monografie di lusso a cadenza semestrale, con litografie originali di artisti contemporanei (un po' sulla falsariga del Cavaliere Azzurro, e non per nulla il primo numero, nel 1938, si pare con un articolo e una litografia di Kandinskij). Per mio conto, posso aggiungere che San Lazzaro era fratello della mia nonna materna, Adriana Papa, per cui posso dire di essere suo nipote. La scultrice Maria Papa è ormai in fin di vita, e il signor Nicolas desidera lasciare un segno a memoria della madre e del suo "beau pere", San Lazzaro appunto, in particolare rimettendo in circolazione la rivista "XXeme", difficilmente reperibile nelle biblioteche se non in qualche numero molto sparuto.
Lui, ovviamente, possiede tutta la collezione, ereditata dallo stesso San Lazzaro, e desidererebbe avviarne una digitalizzazione e messa in rete, al fine di rendere più facilmente disponibile il patrimonio di articoli, informazioni e quant'altro che in questa rivista è conservata come in uno scrigno. Mi sono permesso, per questo scopo, di fare il nome del centro APICE, suggerendogli che si sarebbe potuto costituire un fondo a nome di San Lazzaro, in cui far confluire la rivista, le altre pubblicazioni di XXeme Siécle (per fare un esempio, la prima monografia a stampa dedicata a Marino Marini, a firma di Fierens, viene pubblicata proprio da San Lazzaro nel 1933, così il De CHirico di Waldemar George e, in tempi più vicini, il primo catalogo ragionato di Marino Marini, a firma di Waldberg, Read e San Lazzaro appunto), e le carte che di San Lazzaro si sono conservate.
Torno giusto ora da Pietrasanta, da casa di Maria Papa, dove abbiamo trovato copioso materiale a questo scopo, fra cui numerose e inaspettate sorprese (che, a io modo di vedere, rendono davveo unico questo materiale) che comprende:
1) lettere di Lucio Fontana a San Lazzaro
2) lettere di Marino Marini a San Lazzaro
3) lettere di Mirò a San Lazzaro e Maria Papa
4) lettere di Cesare Zavattini a San Lazzaro
5) lettere di Vittorio De Sica a San Lazzaro
6) lettera di Max Bill a San Lazzaro
7) lettere di Capogrossi a San Lazzaro
8) lettere di Enrico Falqui a San Lazzaro
9) dattiloscritto di una conferenza di Vigorelli e Valsecchi su un libro di San Lazzaro
10) dattiloscritti relativi alla stesura del romanzo autobiografico epistolare inedito "Lettere mai spedite" (davvero di grande interesse, per quel che ne ho potuto leggere). La stesura è completa, e se ne conservano tre diverse versioni, dal manoscritto di partenza a varie versioni dattiloscritte con correzioni a penna, fino alla stesura definitiva. In ogni caso, si tratta di un inedito assoluto, di cui si ignorava del tutto l'esistenza.
11) rassegna stampa completa relativa a San Lazzaro, ai suoi romanzi (oltre che relativi a un premio Campiello, cui partecipava col romanzo "L'Aglio e la rosa", da cui venne escluso Moravia!)
cataloghi della Galleria XXeme Siécle e della Galleria del Naviglio (San Lazzaro era molto amico di Carlo Cardazzo, cui portò numerose mostre da Parigi).
12) dattiloscritti di elzeviri, racconti e altri scritti di San Lazzaro
questo, in grande sintesi, il contenuto del cartaceo che ho prelevato da Pietrasanta, cui va aggiunto un fondo librario comprendente narrativa e cataloghi d'arte italiani e francesi della seconda metà del Novecento (un centinaio di volumi circa).
Bisognerà poi aggiungere quanto il signor Nicolas possiede a Parigi ed è disposto a donare per la costituzione di questo fondo, ma che adesso non sono in grado di quantificare (ma che comprende sempre libri, manoscritti, dattiloscritti e corrispondenza), insieme ai 40 numeri circa che costituiscono XXeme Siécle.
Credo che sia un materiale molto interessante per il centro APICE: mancano studi su San Lazzaro, e questa sarebbe l'occasione per far conoscere nuovamente una figura che è stata ingiustamente dimenticata e che merita senza dubbio un ritorno di attenzione in quanto, insieme a Raffaele Carrieri, è fra quelle figure-cerniera degli scambi fra Italia e Francia (e, forse, anche più di Carrieri, che pure era suo amico, essendo San Lazzaro anche gallerista), e non solo scambi artistici, ma anche letterari. Non va infatti dimenticato che San Lazzaro è stato, dal 1946 fino alla morte, corrispondente da Parigi de "Il Tempo" e, più saltuariamente, del "Corriere della Sera" (molti suoi libri, infatti, nascono unendo questi articoli; se ne rese conto Orio Vergani, quando gli fece fare il primo libro, nel 1945, presso Garzanti, riunendo proprio questi elzeviri scritti durante la guerra).
Per l'archiviazione del materiale, ora presso di me e di cui intendo approntare un primo riordino, sono disponibile a farmi carico della inventariazione del fondo, essendo materiale che ho già cominciato a studiare.
sabato 21 giugno 2008
domenica 8 giugno 2008
all'opera
se ci penso, quando guardo queste due foto, mi sembra che sia passata una vita da allora, mentre invece, in fondo, era solo cinque anni fa. Anzi, a fare due conti, ora, sono dieci anni da quanto ho iniziato il liceo (1998), cinque da quando mi sono immatricolato all'università (2003), mia cugina Maria Cristina, che mi ricordo da appena nata, fa già il primo anno di liceo e il mi cugino più piccolo, che mi sembra nato ieri l'altro, fa già la prima elementare. E pure io, in fondo, sono a poco da laurearmi: forse dovrei cominciare a convincermi che, in fondo, il mondo del liceale è finito da un po'. Per il momento non è che me ne sia proprio reso del tutto conto, ma pazienza.
domenica 1 giugno 2008
Angelo branduardi, La pulce d'acqua
E` la pulce d'acqua
che l'ombra ti rubò
e tu ora sei malato
e la mosca d'autunno
che hai schiacciato
non ti perdonerà.
Sull'acqua del ruscello
forse tu troppo ti sei chinato,
tu chiami la tua ombra,
ma lei non ritornerà.
E` la pulce d'acqua
che l'ombra ti rubò
e tu ora sei malato
e la serpe verde
che hai schiacciato
non ti perdonerà.
E allora devi a lungo cantare
per farti perdonare
e la pulce d'acqua che lo sa
l'ombra ti renderà.
che l'ombra ti rubò
e tu ora sei malato
e la mosca d'autunno
che hai schiacciato
non ti perdonerà.
Sull'acqua del ruscello
forse tu troppo ti sei chinato,
tu chiami la tua ombra,
ma lei non ritornerà.
E` la pulce d'acqua
che l'ombra ti rubò
e tu ora sei malato
e la serpe verde
che hai schiacciato
non ti perdonerà.
E allora devi a lungo cantare
per farti perdonare
e la pulce d'acqua che lo sa
l'ombra ti renderà.
Iscriviti a:
Post (Atom)