è un po' che vorrei postare queste foto. Ora, voi ditemi con che coraggio si possono esporre nel cortile principale del Castello sforzesco simili orrori, brutti di fattura, ingombranti e, oltretutto, che costano un casino di trasporto e assicurazione, perchè il marmo non lo si porta lì su palmo di mano. Io non so, ma trovo grave che si dia tanto spazio a opere di così grossolana fattura e di basso profilo. Oltretutto, cosa ancora più grave, parliamo di uno spazio pubblico e di notevole visibilità. Non ci si rende nemmeno conto della non opportunità dell'allestimento: le tre sculture grandi sembrano posate a terra nel posto in cui avrebbero potuto recare meno impiccio (della serie "pesano troppo, lasciamole qui"!); ancora più assurdo è pensare invece di proporre dei mezzibusti in uno spazio esterno, che spariscono del completamente dentro uno spazio così grande: non basta metterle su un trespolo di legno, in modo da portarle ad altezza dello sguardo, per poter allestire in esterno anche sculture non piccole, ma nemmeno di dimensione sufficiente per reggere in uno spazio di quella estensione.
Ma il fatto più preoccupante, al di là del valore delle opere in sè (la cui sola cosa interessante, a mio parere, sono le acconciature e la foggia dei cappellini nei busti), è il fatto che dare uno spazio di importanza a una mostra importante significa anche avallare dei valori che queste opere veicolano. A me pare che questi bamboccioni di pietra (e sono anche marmi pregiati), siano solo in grado di veicolare il valore del niente, dell'azzeramento espressivo, di un prodotto artistico che richiede poco impegno per essere fruito (perchè c'è poco da fruire). Penso abbia ragione il mio amico Giancarlo, quando afferma che non è volgare l'opera d'arte erotica, ma è volgare l'opera fatta male!
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4 commenti:
Aaaaaahhh!!! Ma che orroreee!!!
Non commento, perchè se commento finisce male...
Mah ... non mi dispiacciono, ma forse stavano meglio da un altra parte invece che nel cortile del castello.
Potevi farti la foto sulla motoretta!!!
L'unico che potrebbe essere interessante è la figura sulla vespa per l'accostamento dei marmi diversi che creano un bell'effetto di policromia. Per il resto è un'iconografia terribile (visi inespressivi al massimo) in un luogo decisamnte inadatto. Chi è l'artista? Chi ha permesso un simile allestimento? Volevano forse imitare da moooolto lontano i BBPR al Castello per quanto riguarda i piedistalli? Vogliamo i nomi! Era meglio coprirli con un bel lenzuolo...facevano più scena e attiravano di più. Ma si sa l'arte può dare anche cattive sensazioni, altrimenti non si chiamerebbe arte!
Elisa
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