lunedì 12 gennaio 2009
Neve nel Parco delle Groane
con dedica a Bavy, che ama la neve (più di me!).
Non so perchè, ma le nevicate mi fanno pensare ai libri di Mario Rigoni Stern, anche se qui, di montagna, non se ne vede nemmeno l'ombra!
Però c'è una pace, un silenzio ovattato e incontaminato, tranne il calpestio degli scarponi che rompono la crosta ghiacciata della neve già mezza sciolta al sole, e per l'altra metà righiacciata durante la notte.
Io trovo questo posto sempre molto affascinante. Ma soprattutto, è affascinante la miriade di viluppi, quasi di danze, che la natura sa fare sulla neve: piccoli appunti visivi che sono già, in sè, dei disegni di astrazione, a volte persino di astrazione geometrica. C'è una geometria naturale, insomma, che può amare chi ama il Licini astratto e, soprattutto, le algide e matematiche sculture di Fausto Melotti.
Ma c'è anche un po' di poesie sentimentale, nella neve, che l'strattismo geometrico, invece, non ha....
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1 commento:
Sì, anch'io ho fatto un giro nelle Groane il 6 gennaio, era un paesaggio veramente affascinante...in particolare il Villoresi ghiacchiato, con la neve caduta sul ghiaccio che creava dei ghirigori molto particolari.
Belle le foto, soprattutto la prima. Mi verrebbe da dire: altro che quei carciofi semi nudi! :-)
Ciao e grazie per la dedica!
Giuseppe
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