venerdì 4 luglio 2008

Amarcord (vari anni)

mi piace ripescare qualche vecchia foto a caso Mi rendo conto che ne dovrei scansire molte, ma mi accorgo anche che di vita ne ho una sola e che lavori ciclopici come questi al momento non riesco a farne. Posso però prendere delle cose a campione, partendo da lontano. Questa, ad esempio, è una delle mie foto più antiche. Reca la data del 14 febbraio del 1984 (cioè dieci giorni dopo la mia nascita):


oppure mi diverte sempre molto una serie di foto fatte da un fotografo di Cologno Monzese, dove abbiamo abitato fino al 1987. Mi sono ricordato ora che in alcune diq queste compariamo io e il mio migliore amico di allora, Andrea. Saranno quindici anni, se non di più, che non ne ho notizie. Ogni tanto mi domando come sia oggi, che cosa faccia e se, per quello che siamo ora, saremmo ancora amici come da bambini. Mi ricordo una bella vacanza a Finale Ligure (e anche qui ho in mente un anno preciso: 1989, perchè era appena nato il suo fratellino, Pietro...che ora è maggiorenne!). Qui sembra un bambolotto un po' tonto, ma è anche comprensibile: io, che paio quasi scanzonato, qui ho due anni...lui uno e qualcosa. Però, viste in sequenza, le trovo ancora molto divertenti!



e poi un'altra, senza fotografo, qualche tempo più tardi. Quando ci siamo persi di vista per la prima volta avevamo più o meno così. Andrea è una figura relegata alla primissima infanzia, la prima figura che ricordi davvero volentieri e con affetto. Non ne so davvero più nulla, non so nemmeno se sarei in grado di ritrovarlo. Però è un ricordo che mi fa ancora piacere coltivare.

questa foto mi diverte molto ad esempio: è il mio primo giorno di prima elementare. La data è certa, perchè ricordo che ci avevano fatti sedere ognuno al proprio banco, ciascuno con i propri genitori. Era un giorno memorabile: persino papà ha preso un giorno di ferie per essere presente (e infatti la foto è sua: una diapositiva da cui ho ritagliato a mia volta un piccolo dettaglio). Poi c'erano mamma, ovviamente, e nonna Adriana (figurati, il suo unico nipote, non poteva mancare: è stato il solo momento nodale della mia vita cui ha potuto partecipare di persona). Mamma racconta ancora che quel giorno la maestra aveva detto, per incoraggiare i miei compagni più timidi, che non dovevamo avere paura, perchè in fondo la maestra era un po' come una nostra seconda mamma. Per ragioni anagrafiche, sarebbe potuta essere mia nonna, o la sorella giovane di mia nonna(ed era pure un po' arcigna), ma non importa. Importa invece, racconta sempre mamma, che molto candidamente le risposi "Di mamma ce ne è una: basta e avanza!"...si commenta da sola direi!

di tanto in tanto riguardo queste foto, conto il tempo che passa (non è molto, va bene, ma è passato lo stesso). Mi fanno sorridere, ma mi viene anche una certa malinconia, forse anche nostalgia: non so se siano rimpianti, ma certo so che quel mondo, anche se forse non era il migliore che si potesse desiderare per il bene dell'umanità, di sicuro non esiste più; e so anche che il cerchio perfettamente chiuso delle certezze di quegli anni si è infranto molto presto, e che alcune persone, oggi, sono relegate, per ragioni di anagrafe, alla memoria di quel tempo: il tempo insieme di riduce a passare avanti indietro i ricordi appannati di quegli anni, troppo lontani adesso...e troppo pochi...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chre belleeeeeeeeeee!!!

Saw ha detto...

Sì sì proprio carine Nico! Ne approfitto x ringraziare ancora te e tutti gli altri per l'invito e la serata di ieri... grazie!!