venerdì 2 marzo 2007

mostra di Lorenzo Pietrogrande


Ieri ho presentato e inaugurato la prima mostra personale (e prima mostra in assoluto) come curatore, ed è bello constatare che comincio questa attività presentando proprio il primo artista vivente di cui abbia scritto qualche considerazione critica, quattro anni fa. I miei debiti di gratitudini nei confronti di Pietrogrande, insomma, sono molteplici, da più punti di vista.
Sono quindi doppiamente contento di aver inaugurato e presentato ieri la sua mostra alla Fondazione Radice: per me è la prima mostra, il primo catalogo curato dall'inizio alla fine. Ho avuto la possibilità, per altro, di metterci anche del mio: pur essendo una mostra di suoi dipinti, credo di essere riuscito a dargli una impronta che in parte potesse essere anche mia (che è del resto il compito primario della critica!).
Per chi non c'era, riporto qui sotto il testo del discorso/prolusione di presentazione: è un testo che non ho letto, ma che ho stilato in preparazione al discorso da dire a braccio in quell'occasione:


Merita spendere qualche parola sul titolo di questa mostra: "Strettamente personale" rimanda ad una dimensione privata, ma non intimistica (perchè non si parla mai di stati d'animo) della ricerca pittorica. Qual è questa dimensione privata? E quella dello schizzo, dell'appunto visivo. Non a caso la personale precedente a questa si intitolava "Note-boock".
In qualche modo, con questa mostra abbiamo la possibilità di portarci a casa un buon surrogato di questo taccuino di appunti, dal momento che questa è stata anche l'occasione per fare un piccolo catalogo, anzi il primo catalogo in cui il percorso di Pietrogrande sia apprezzabile con una cera estensione.
Guardando la mostra e sfogliando il catalogo è quindi possibile entrare in questo discorso "strettamente personale" che è stato pensato come un racconto per immagini. L'invito che posso fare è a non soffermarsi sul singolo dipinto, ma di guardare la sequenza dei lavori, di cercare i punti di connessione fra un lavoro e l'altro. SI noterà subito che ci sono tre soggetti ricorrenti : il paesaggio naturale, la figura umana e gli animali da cortile, in cui le oche sono i grandi protagonisti.
Sono temi che costituiscono il punto di arrivo, la tappa più recente di un percorso incnetrato sui valori pittorici e formali della figura. Il punto di partenza era stato una pittura molto violenta, un po' feroce, con una pennellata larga ed espressionista. In una fase ci sono state figure riprese con un taglio compositivo talmente ravvicinato da arrivare a tagliare le teste fuori dai margini dei dipinti.
Rispetto a quei lavori, qui c'è un approcio ai soggetti che è più quieto: l'aver allargato lo sguardo dal dettaglio della figura al paesaggio, al contesto che sta intorno alla figura, ha portato a un nuovo rapporto fra gli elementi compositivi ed ha consentito nuove prove, per esempio nella resa del movimento.
Anche il paesaggio è quasi sempre soltanto naturale: fa eccezione la vista di Villa Reale, che è stata eseguita per una occasione molto aprticolare. Ma anche qui, pur dovendo trattare un tema urbano, così poco congeniale allo spirito di questa pittura, l'elemento naturale è forte: potrebbe essere l'ambiente in cui si muovono le oche e i cigni che si vedono nelle altre tele. La scelta di non raffigurare la città è una scelta consapevole, in quanto esprime l'intenzione di escludere dal proprio repertorio repertorio il chiasso e la saturazione degli spazi, dei rumori.
Troviamo quindi un momento di evasione, un approccio alla pittura che non si sente gravato, come a volte succede, dalle sorti dell'umanità: è una pittura un po' dissacrante per chi vede e sente la pittura come una missione, come qualche cosa di sacro, e le oche, che sono una buffa metafora degli esseri umani, stanno a dirci prprio questo: di non prenderci eccessivamente sul serio!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti!!!!!!!! il primo è andato e ora non ti fermare...
ta

Saw ha detto...

Nico io lo commenterei anche il tuo blog, ma i post che fai hanno un contenuto troppo elevato x i comuni mortali! heheeheh!

Anonimo ha detto...

sempre esagerato saw!!!!
Nico